La casa è una mensola
di riflessi poggiati sui gomiti
per sentire l'aria
e a sera
di vertigini stanziali
ché al sorriso in ombra
di un giorno
finito certo, sono alle spalle
non un gatto, un divano
ma penisole per morire poco
nelle ore del non pensare
in strade moltiplicate al bivio
e dei papaveri
in primavere di baci lontani lucciole
in un silenzio di cicale
da cui riparte il tempo ascritto
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